L'eleganza del quartiere ritrovata nei piatti e negli arredi
Avete presente la bellissima sensazione di quando si rientra a casa dopo una giornata faticosa, piovosa, noiosa e chi più ne ha più ne metta? Quando ti levi le scarpe, accendi la musica e apri un buon vino?
Ecco esattamente una sensazione del genere si prova entrando alla Trattoria Verbano (che prende il nome dall’omonima piazza): camerieri sorridenti e gentili, comode sedute, attenzione al cliente, giusta selezione musicale e tanto altro. Per non parlare poi dell’eleganza architettonica in qui è situata la Trattoria, al confine fra il quartiere Trieste e il famoso quartiere Coppedè. Location meravigliosa dove si fondono armoniosamente storia, arte e architettura.
Qui ve lo raccontiamo.
Locale
Porta il nome di Trattoria ma è molto di più. Si perchè facendo cadere l’occhio sui singoli arredi, si intuisce l’attenzione che si è voluta dare ad ogni elemento. Lampade laccate color vinaccia, legno grezzo sulle sedute, sedie retrò, scomparti per il vino e per gli utensili in ferro battuto che seguono la forma dell’ambiente. Caratteristica è la suddivisione in vari piani rialzati e un secondo spazio in cima alle scale, come se fosse un posto dinamico, che si muove anche stando fermi al proprio tavolo.
Oggetti vintage si mescolano al moderno delle sagome rigide date dagli elementi che separano gli ambienti, colori caldi e punti luce ben studiati accolgono l’ospite invitandolo a rilassarsi tra chiacchiere soffuse e leccornie. Salendo le scale ci si trova in un’ampia sala dai colori e gli oggetti di una volta (si veda la grande bilancia posta su una mensola) intima e raccolta al punto giusto.
Cucina
Sulla scelta gastronomica di Trattoria Verbano occorre fare un piccolo excursus. C’è da dire che lo chef ha deciso di unire sapientemente la tradizione romana con le ricette di una volta appartenenti anche ad altre regioni e reinterpretate con creatività.
Ci ha colpito particolarmente l’agnello cacio e ova (tipico della tradizione culinaria abruzzese) che convive serenamente nel menù accanto al baccalà alla trasteverina.
E’ bello osservare, inoltre, come viene riservata molta cura non solo alla scelta delle materie prime ma anche alla formazione del personale, preparatissimo su ogni cosa inserita nel menù.
Sia i vegetali che tutti gli altri prodotti sono tutti a filiera corta, e vengono acquistati da piccoli presidi Slow Food del Lazio.
I sapori di una volta rivalorizzati per offrire un percorso cultural-gastronomico ad ogni cliente.
Street style
Sarà perchè siamo a novembre e quindi pensiamo a cose calde, sarà perchè richiama i colori e la gentilezza dei tratti degli arredi del locale, ma per il dress code consigliato per la Trattoria Verbano abbiamo pensato a: vestito in maglia con collo rotondo e maniche lunghe a sbuffo. Finiture a coste che trovate da zara da abbinare alle intramontabili Dr. Martens nere opache, grande classico.
photo credit thefork.it
Utili da sapere
Fra gli utili da sapere:
- una ricchissima carta dei vini, con etichette regionali e biologiche, tutte sapientemente conosciute dal personale;
- tovagliette dallo sfondo verde salvia sulle quali è disegnato, con delle linee semplici, il locale da fuori come se fosse un bistrot parigino;
- prezzo medio per antipasto, portata principale e dessert, con calice di vino: 30 euro. Più che giusto.